Ci sono dei momenti nella vita in cui si compiono gesti
naturali e automaticamente la mente (scusate il gioco di parole) si lascia
andare a pensieri vaghi e forse vani.
A chi studia una materia umanistica, in generale (dallo
studio dell’antico greco, ai disegnatori di fumetti), sicuramente sarà capitato
di dover parlare con qualcuno del suo percorso di studi e questo “qualcuno”,
appena sentito che si studia nel campo umanistico, ne rimane deluso oppure
muove apprezzamenti di convenzione:
Esempio del caso n°1:
«Ho preso Lettere e
filosofia.»
«Oh, come mai?»
Esempio del caso n°2:
«Sai studio nella facoltà di Lettere e filosofia.»
«Ah! Interessante...!»
Aggiungiamo a questa perenne condizione di falso svantaggio,
quella ferma convinzione che, chi va bene alle superiori, deve studiare o
Medicina o Ingegneria.
Ebbene, mentre spazzolavo con cura i denti, una sera, ho
ripensato a tutto ciò e mi ha fatto riflettere su come le materie umanistiche,
oggi giorno, almeno nel nostro italico stivale, siano poco considerate, mentre
quelle scientifiche sono apprezzatissime. La stessa società ce lo suggerisce: «Fate
gli imprenditori da grandi!»; oppure il successo del programma The Apprentice!
Ma ciò, non implica automaticamente che la scienza sia più
importante dell’umanistica?
Ovvero: i numeri sono più importanti dell’uomo.
Ovvero: una creazione dell’uomo è più importante dell’uomo
stesso.
Ovvero: è più affascinante indagare su un numero che non
sulla psiche umana.
Allora (sempre mentre spazzolavo i denti) pensavo a come
siamo già schiavi della scienza e di come i disastri preannunciati sin dal film
culto Metropolis di Fritz Lang o il più recente Battlestar Galactica siano già in atto
qui, proprio in questo momento, ma in modo molto più silenzioso, in modo così
sottile che non ce ne rendiamo conto.
Anche l’attuale crisi economica, non è forse frutto dell’uomo
stesso? Non è forse il risultato di un’attribuzione che l’uomo stesso ha dato
all’economia? E in essa ha riposto ogni sfaccettatura della sua vita e l’ha
fatta crescere a dismisura fino a farla diventare un mostro indomabile?
South Park ha
ragione quando fa vedere Kyle che con un bancomat con spesa illimitata (era all’incirca
così) si addossa tutti i debiti di tutte le persone della città, risanando la
loro condizione economica, perché, paradossalmente, si potrebbe fare!
(Ignorando i pignoramenti a catena successivi)
D’altra parte i numeri hanno spesso fiancheggiato l’uomo;
esempio più alto è internet, è questo blog su cui scrivo, è You-Tube, dove
posso caricare i miei filmati e sono i filmati stessi anche frutto di quei
maledetti numeri; allora, se uomo e numeri hanno viaggiato spesso insieme, se
si aiutano l’un l’altro, allora non sono entrambi sullo stesso livello? Anzi, è
per i bisogni umani che la tecnologia si evolve e quindi, permettetemi di
dirlo, l’uomo è una spanna in più sopra la scienza ed è sopra la scienza perché
è lui stesso a creare le formule ed è superiore ad essa perché di quelle
formule l’uomo sa tutto, ma l’uomo su se stesso non sa tutto.
A conclusione di ciò c’è, da una parte il risciacquo della
bocca, dall’altra c’è la speranza che questa situazione claustrofobica svanisca
e che possa parlare a quel “qualcuno” dei miei studi, senza sentirmi un idiota
che sta perdendo il suo tempo “dietro a
frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà...” (Cit.
F.Guccini)
Detto ciò colgo l'occasione per sponsorizzare alcune mie cose:
FB: Fulvio Melito
Libro: di questo, trovate i primi due capitoli in post precedenti, sempre nel suddetto Blog :) In cerca di C.F.
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