sabato 7 settembre 2013

Appunti di viaggio - Nuova partenza. Non credo mi abituerò mai.

Nuova partenza. Non credo mi abituerò mai.
E' sempre stato così: parto e sono nostalgico, ritorno e sono nostalgico.
La mia vita ormai si divide fra due realtà ben distinte; l'una è Roma, dove risiede la mia maturità, il mio studio, la mia indipendenza e dove parte di sogni sopiti e mai realzzati, per costrizione, hanno preso forma; l'altra è Cosenza, città amata e odiata per le più svariate ragioni, qui risiede il me infante e incosciente, sta il calore della famiglia, stanno i miei amici più cari ma, a differenza di Roma, è un mondo chiuso che conosco fin troppo bene e questo le conferisce la sicurezza del risaputo e la noia del già visto.
Nonostante tutto ciò non posso dire di avere un luogo preferito e così nel viaggio, nei paesaggi frettolosi da autostrada, rilascio la mia malinconia notturna.

Vorrei che parte della mia Cosenza fosse a Roma (mai viceversa!), perché proprio quando sto lontano da entrambe, capisco d'aver perso, lasciato qualcosa e sto sospeso nell'arrivo in stazione e devo litigarmi il bracciolo centrale con chi ho di fianco.

Che noia.
Hanno anche acceso l'aria calda.

Forse non è il viaggiare in sé, ma è come si viaggia... e qui... sto scomodo.

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