mercoledì 3 settembre 2014

Una speranza per il disegno a mano

Il mondo dell’animazione sta lentamente venendo fagocitato dall’animazione in CGI, specie da quando case produttrici come la DreamWorks e la Pixar hanno conquistato le attenzioni del pubblico con le loro storie, così tanto da mandare in crisi la Disney stessa che vedendosi soffiare il posto di prima classe nei cinema, inizia a concepire interi lungometraggi con la tecnica computerizzata, mentre prima era usata solo come supporto all’animazione tradizionale (il tappeto di Aladdin, la mandria inferocita de Il re leone, la sala da ballo di La bella e la bestia ecc.). Così nascono lungometraggi come:


 ma ancora con scarso successo al botteghino, visto che la concorrenza, in quegli anni faceva uscire:

La Disney, con un cambio gestionale, decide di puntare nuovamente sul disegno a mano, cosa che salva il film Mucche alla riscossa, dall’imbarazzante incarico di essere l’ultimo classico a tecnica a mano della Disney; ma reduce da un decennio malandato, il nuovo film La principessa e il ranocchio, nonostante l’ottima qualità della storia e della realizzazione, non basta per scalfire lo scetticismo generale, cosa che avverrà con il film in CGI Rapunzel – L’intreccio della torre. Il successo di quest’ultimo lungometraggio darà il colpo di grazia al disegno a mano, imputandolo come unico e solo responsabile dello scarso consenso di pubblico e critica, cosa confermata al 100% con l’ultimo Frozen – Il regno di ghiaccio. Insomma sono sempre le principesse a sancire una svolta nel mondo Disney (accadde lo stesso nel 1989 con La Sirenetta) ma questa volta in CGI.
Dinanzi a questo scenario, gli amanti del disegno a mano, che ha dato vita a capolavori assoluti senza tempo né età, possono trovare l’unico appoggio in Miyazaki, il quale non ha mai barattato la sua matita per una tavoletta grafica; ma purtroppo ecco che anche lui da il suo addio con il film Si alza il vento e lo Studio Ghibli chiude i battenti (almeno per il momento).
Le grandi case di produzione dallo Studio Ghibli alla Walt Disney, dalla DreamWorks alla Toei Animation si sono piegate alla computer grafica. 
 
Ma non disperate! Il mondo è ancora in fermento sull’argomento, lo dimostra il candidato all’oscar Ernest e Celestine oppure i vari cortometraggi Disney da Paperman all’ultimo Tutti in scena, fino all'imminente Feast
C’è ancora voglia di far innamorare le nuove generazioni di quella tecnica artistica e stupenda che è quella del disegno a due dimensioni, fatto a mano. Ad accompagnare questo progetto di riscatto ci sono alcuni animatori (con un curriculum alle spalle notevolissimo) che tramite indiegogo.com vogliono creare uno o più cortometraggi ritornando all’animazione 2D, fondendola con lo steampunk, il progetto ha il nome di Hullabaloo!


In pochi giorni hanno già raggiunto l’80% del budget di base, ovvero 80,000$
Ma non finisce qui! Se si supererà il budget di base si avranno altri obbiettivi:
- A 140,000$ creeranno un nuovo cormometraggio dal titolo Curse of the Cheshire Cat
 
- A 160,000$ potranno produrre un soundtrack full-orchestra per i cortometraggi
- A 225,000$ si creera un altro cortometraggio dal titolo The Mysterious Island
Il progetto è fondato sul crowdfunding, un sistema di raccolta fondi che consente agli artisti (ma non solo) di liberarsi dalle catene dei produttori, i quali spesso impongono delle precise strade da seguire per ottenere il massimo profitto, spesso trascurando l’aspetto qualitativo. Io credo molto in questo metodo ed in questo progetto, nel quale, a seconda della vostra donazione, avrete in cambio anche qualche omaggio da parte dello staff, dai semplici ringraziamenti, passando per vari e interessanti gadget, fino ad arrivare ad essere inseriti come veri e propri produttori del corto nei titoli di coda.
Dunque, se il progetto vi piace potete contribuire alla sua realizzazione con meno di 1€ oppure di più; potete entrare a far parte di una piccola svolta nel mondo dell’animazione! 

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