giovedì 9 ottobre 2014

Nell'anno 2014 di nostra vita...



Io dico: addio.

Io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,
riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni...
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l'umiltà...


Un anno fa, pienamente indignato, scrissi questo articolo, sperando che qualcosa si sarebbe mosso, che non avrei più dovuto udire notizie di scene di discriminazione e invece non è stato così. Dagli scempi verbali e fisici delle tifoserie calcistiche degli “eleganti” club italiani, fino alle tacite proteste degli ultimi giorni contro gli omosessuali, nulla è cambiato. Si continua a scrivere “Rispetto” sulle maglie dei giocatori, si fanno spot pubblicitari contro il razzismo, ma a partire dal governo fino al più bigotto di questo paese, l’odio verso chi viene giudicato “diverso” cresce sempre più. La crisi economica, la crisi dei valori, la crisi dei governi, la crisi dei popoli ecc. è tutto un mondo che va verso questa parola e sotto di essa sgretola anni ed anni di parole spese a favore dei diritti dell’uomo! La gente si sveglia ogni mattina sempre più egoista ed egocentrica, dai condomini fin nelle strade, gli atti del vivere civile vengono calpestati, violentati, così come la religione, e uomini immortali nel loro insegnamento, come Gandhi, vengono usati, irrispettosamente, per compiere e promulgare idee che vogliono creare solo scissione e razzismo, odio... e questa è una delle cose che più mi fa male.
E’ un mondo che va in crisi: ebola, Isis, elezioni per promuovere la scissione delle nazioni, le tensioni in Ucraina ecc. ed in tutto ciò l’uomo ha perso la sua integrità, perdita dovuta a così tanti fattori che è impossibile elencarli tutti, ma le principali cause sono sempre le stesse: Stato, Scuola, Famiglia (Dotti, medici e sapienti); da quest’ultima partono i primi insegnamenti ai ragazzi che poi verranno affidati nelle mani di maestre e professoresse nel percorso scolastico, il tutto condizionato, inevitabilmente, dalle scelte e dalla propaganda che dal governo si irradiano per tutta la penisola.
Quando scrissi quell’articolo, circa un anno fa, era stato in virtù d’una esperienza vissuta in prima persona e della notizia di un ragazzo malmenato in una fiera del fumetto; oggi sono spinto a farlo a causa delle sevizie e delle torture che un ragazzo di soli quattordici (14) anni ha dovuto subire a causa del suo peso corporeo. Non è mia intenzione scendere nei dettagli della tortura che ha subito, quelle sono parti riservate ai giornalisti per aumentare l’audience, a me interessa solo far emergere il livello d’intolleranza che c’è nel paese e non solo oggi! Ogni giorno tantissimi ragazzi sono vittime di più o meno gravi atti d’intolleranza, per i più sporadici motivi, esperienze che spesso si maturano nelle scuole e che segneranno per sempre la vita del povero malcapitato, ne modificheranno il pensiero, l’atteggiamento, il suo modo di porsi al mondo, ma niente viene fatto per rimediare a tutto ciò. I telegiornali aspettano solo la notizia bomba per parlare di questo problema, ignorandolo in tutti gli altri casi; i professori non fanno niente (pur sapendo) per tentare di arginare queste piccole o grandi sevizie di cui, molto spesso, loro stessi sono vittime, perché incapaci di poter tenere a bada degli adolescenti a cui tutto è concesso ed a cui i genitori perdonano ogni comportamento. I pochi casi in cui un professore decide di chiamare la famiglia del bullo di turno, questi contestano le parole dell’insegnante e addirittura arrivano ad accusarlo. Allora è giustificabile il loro comportamento di tacito assenso che li fa diventare vittime e complici di tutto ciò.
E lo Stato?
Lo Stato è il primo che da anni ormai continua a promuovere tutto ciò, una campagna d’odio continua basata sui sorrisi e tutti, sotto questi governi incapaci, sono diventati un po’ quel Gwynplaine di Victor Hugo, perché in questa oscurità, si illudono con loro stessi e con gli altri d’una falsa felicità, oppure perché si è diventati vittima delle propagante positiviste e degli spettacoli demenziali dati in tv e sorridiamo, sorridiamo sempre, perché non vogliamo pensare a cose brutte, perché a Sanremo non si deve parlare di società e politica, perché il Grande Fratello...
Perché vogliamo cancellare la realtà e far finta che tutto vada bene! Un po’ alla Fahrenheit 451 (per citare un altro libro).

Mi chiedo quando si riaccenderà il lume della ragione e della bontà umana che mi pare destinata a chiudersi sempre più nel suo mondo, nei suoi schemi, non rendendosi neanche conto dell’esistenza altrui e anteponendo il proprio benessere a quello degli altri, non capendo che basterebbe così poco per cambiare tutto, basterebbe una manciata, una semplice e piccola manciata di bontà verso il mondo, per renderlo un posto migliore!
Se prima era Libera nos domine oggi voglio dire Addio, addio per tutti quelli che sono costretti ad andarsene dal proprio paese o per necessità o perché: «non ci hanno lasciato cambiare niente e allora gli ho detto: “avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice!”».

Io dico addio...
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di “sembrare”,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l'unica fede il cui sperare...

Nessun commento:

Posta un commento