domenica 15 giugno 2014

Non capisco tante cose...

Ci sono cose che davvero non capisco.
Io non capisco perché sia tanto difficile pensare agli altri, pensare "Sto facendo questo, darà fastidio?" basterebbe solo questo pensiero per vivere più serenamente e in pace: Rispetto altrui, questo sconosciuto. Non capisco come molti studenti universitari facciano la bella vita e riescano ad andare avanti comunque, mentre io devo sgomitare nonostante la dedizione. Non capisco quelli che parlano dei propri fatti personali in luoghi aperti, ad alta voce, per poi scandalizzarsi se qualcuno li osserva. Non capisco perché le persone sono sempre più inette, quando basterebbe un semplice gesto, una semplice azione per mettere fine a certe buffonate e far rispettare le regole. Non capisco la risata sguaiata di certe ragazze, il loro parlare in un modo così tamarro che il più grande wappo di quartiere le sputerebbe in un occhio. Non capisco coloro che gettano il sasso, ma ritirano sempre la mano. Non capisco coloro che gettano i sassi. Non capisco perché le zanzare vengano sempre a pungere me o a ronzarmi nell'orecchio la notte, nonostante le zanzariere e le mie precauzioni, mentre altri tengono i balconi spalancati fino a notte, senza alcuna rete, e restano tranquilli.
Non capisco perché pochi mi danno ascolto.
Non capisco perché la gente fischia durante la notte, un'azione utile per uno spunto narrativo, non per la praticità.
Non capisco perché per molti la parola data è pari a un pezzo di carta igienica usata.
Non capisco l'odio per i buoni e l'accettazione dei cattivi.
Non capisco perché noi artisti veniamo considerati semplici passatempo, parassiti della società.
Non capisco perché pago una stanza, per non poterla usare.
Non capisco tante cose e mi domando perché il mio inusuale, ciò che mi hanno insegnato saggiamente i miei, non sia il corrispettivo della società.

Non capisco tante cose, ma forse, forse chiudendo gli occhi posso liberarmi da queste oppressioni, dalla bile che scorre a fiumi, dai pensieri d'ira, di disgusto, di nausea e rimorsi... forse posso, basta chiudere gli occhi.

Un'altro rumore infrange il mio sognare.